venerdì 28 ottobre 2016

Beffa cinese per Arna piegato da Lu e dagli "aiutini". Ma arriva la finale in doppio


Spiace scriverlo, perché il tennis non è il calcio. Ma oggi al Challenger di Suzhou, in Cina, gli arbitri ci hanno messo una mano. O, meglio, un occhio. Benevolo nei confronti del giocatore di Cina Taipei Yen-Hsun Lu, molto meno nei confronti di Andrea Arnaboldi.

Il match è stato così vinto, in tre set, dalla testa di serie numero 1 ed ex 33 al mondo. C'è un però, tuttavia. Perché la partita è stata a lungo tenuta in mano da Andrea che dopo aver vinto il primo set al tie break, per tre occasioni consecutive - in apertura di secondo parziale e con l'asiatico al servizio - si è trovato sullo 0-30. 

Ma è stato proprio in questo caso che le linee del campo di Arnaboldi si solo magicamente "allargate", facendo vedere dentro anche palle che sembravano fuori. 

Insomma, alla fine Yen-Hsun Lu è rimasto aggrappato in qualche modo alla partita portando a casa il secondo set per 6-4 (dopo che il canturino aveva recuperato da 4-1 a 4-4). 

Terzo set all'apparenza senza storia, con l'asiatico avanti ancora 4-0. Ma un coriaceo Arnaboldi strappava due volte di fila il servizio all'avversario per il 4-3 prima di subire il break con una nuova palla dubbia che lanciava Lu sul 6-3.

Tanta rabbia dunque per una partita in cui, a dimostrazione dell'equilibrio, i punti totali sono stati 105-102 per l'asiatico. Una bella consolazione è però giunta poco dopo quando Andrea, dopo le 2 ore e 12 di gara di singolare, è tornato in campo in doppio. 

L'epilogo questa volta è stato a suo favore, con la vittoria in rimonta (in coppia con il francese Jonathan Eysseric) contro il tandem di Cina Taipei Ti Chen-Chu Huan Yi. Il punteggio - che è valso la finale del torneo che si giocherà domani - è stato di 2-6 6-4 10-6. Gli avversari per il titolo saranno i russi Mikhail Elgin e Alexander Kudryavtsev.

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