giovedì 3 dicembre 2015

L'anno da ricordare di Andrea Arnaboldi: dal record di Parigi al sogno del Foro Italico


Dicembre, tempo di bilanci per il tennis. E la valutazione principale per quanto riguarda il comasco è quella che interessa il nostro miglior giocatore, Andrea Arnaboldi. Per lui il 2015 è stato senza dubbio un anno da ricordare e per diversi motivi.

Sono tante le cose ottenute dal mancino canturino negli 11 mesi di attività. Il best ranking, prima di tutto: 153° dell'Atp. Poi sono arrivati la prima qualificazione per il tabellone principale di Roma al Foro Italico, il primo turno passato in un tabellone principale di uno Slam (a Parigi), e anche - sempre al Roland Garros - il match dei record che l'ha portato sulle prime pagine di tutti i quotidiani. Quel pazzesco 6-4, 3-6, 27-25 contro il francese Pierre-Hugues Herbert (nelle qualificazioni) che è diventato la partita sui tre set più lunga di tutti i tempi, sia in termini di ore che di games.

Ma il 2015 di Andrea è stato pure la semifinale al Challenger di Cortina, la qualificazione per il torneo Atp di Bstaad, le semifinali del campionato italiano a squadre e le due vittorie in doppio ottenute nei Challenger di Vercelli e Rennes. Insomma, per rendere l'anno unico è mancata solo la finale in singolare.

Sull'altro piatto della bilancia, non mancano le delusioni, inevitabili in un una stagione tanto lunga. Su tutte le eliminazioni all'ultimo turno delle qualificazioni di Wimbledon e Australian Open, e noi ci mettiamo anche il ko nei quarti di finale del Challenger di casa, al Tennis Como. Non tanto per la sconfitta contro il forte argentino Carlos Berlocq, quanto per il passivo eccessivo (6-0, 6-1).

L'anno si chiude con Andrea Arnaboldi in 158esima posizione Atp. Il sogno sarebbe riuscire ad "attaccare" la piazza numero 100. E per farlo bisognerà sfruttare alla grande l'inizio dell'anno 2016, in quanto nei primi mesi del 2015 il canturino non ottenne grandi risultati e avrà dunque pochi punti in uscita.

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