Ci siamo. Oggi (martedì) sul campo 5 del Roland Garros, come secondo match di una giornata che inizierà alle 11, Andrea Arnaboldi affronterà l'australiano James Duckworth nel primo turno del tabellone principale dello slam parigino.
Andrea arriva a questo incontro dopo aver vinto le qualificazioni. Partite entrate di diritto nella storia del tennis e che hanno strappato titoli anche ai quotidiani nazionali. Soprattutto, ovviamente, quel 27-25 al terzo set contro il francese Herbert che è diventato il match (al meglio dei tre) più lungo della storia con le sue 4 ore e mezza divise in due giorni.
Ora però tutto è resettato. Si riparte da zero, per fortuna dopo tre giorni di riposo. Andrea non è favorito, come non lo era negli altri match. L'australiano è forte, ha un ottimo servizio, ed è soprattutto numero 83 al mondo.
Detto questo, senza dubbio si poteva pescare di peggio. Ma non bisogna fare l'errore di pensare che affrontare un australiano sulla terra e non sul veloce sia una passeggiata. Per togliere subito questa pia illusione ricordiamo che solo la scorsa settimana, sul rosso, Duckworth ha fatto i quarti all'Atp di Nizza.
Un altro dato pesa sulla bilancia: Arnaboldi ha affrontato l'australiano due volte in carriera in un Futures e in un Challenger nella terra nei canguri. Era il 2013, e nonostante Duckworth avesse solo 21 anni vinse in entrambi le partite (in una realizzando 15 aces). In quella occasione si era sul veloce, mentre sulla terra i due non si sono mai affrontati.
Insomma, per i bookmakers l'aussie è favorito ma Andrea ha imparato a spupirci. E noi non vediamo l'ora di farci nuovamente sorprendere. Forza "Arna".
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